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Ermanno Krumm 2001

Recensioni

Lo scavo psicologico di Nelia Massarotti

La si poteva incontrare, negli anni 60, al bar Giamaica, il famoso ritrovo di artisti e intellettuali della Milano di quegli anni. Nelia Massarotti (1918-1978) - cui si devono i dodici disegni di scrittori, le 5 chiese e una fontana di Milano, ora in mostra - infatti si ferma spesso a discutere, partecipando al clima di ricerca di allora.
Dibatte con fervore sulla questione più sentita: astrattismo o figurativo?
La sua scelta è già chiara in occasione o della prima personale (galleria Cairola, 1960). Predilige lo scavo psicologico, lo studio dei volti che ritrae con poche linee essenziali tracciate nervosamente con la punta del pennino intinto nella china. Un 'inclinazione favorita, forse, anche dall'affinità e l'amicizia con Mario Rossello e Gino Macconi e dall'insegnamento, soprattutto, di Lyonel Feininger.
Frequenta pittori (Ajmone, Francese, Dangelo) e scrittori (Borgese, Gramigna), mentre l'attività va intensificandosi. Collabora con Upiglio, espone in Italia e all'estero. La sua arte è elegante e raffinata. Spesso vi si allude alle due altre passioni della sua vita: la musica e la letteratura. l volti dei poeti, in particolare, ritornano nei disegni esposti: un Pound sfatto, oppresso dalla tragedia, sta accanto a un doppio ritratto di Saba, con occhi aperti e assorto come fosse addormentato. Gatto e Palazzeschi sono riconoscibili in un’interpretazione che oscilla tra parodia e stilizzazione. Fra i paesaggi spicca un bello schizzo di Santo Stefano. Qui, un obelisco segna il limite della facciata dialogando a distanza con il pennacolo della costruzione accanto.
Ermanno Krumm

Corriere della Sera, 1 aprile 2001

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